25 APRILE: ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE D'ITALIA

Anno Scolastico: 
2020/21

Sto pensando che fra poco è il 25 aprile e mi piacerebbe che in ogni scuola qualcuno facesse risuonare ancora queste parole di Piero Calamandrei:


"Dietro ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa Carta.

Quindi la Costituzione non una Carta morta!!!
Questo è un testamento, un testamento di centomila morti.
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la Libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione."

 

Un testamento di centomila morti, Discorso che Piero Calamandrei (insigne giurista, esponente del Partito d’Azione e membro dell’Assemblea Costituente) il 26 Gennaio 1955 tenne davanti ad un pubblico di studenti universitari